LAURA FAORO

Flautista eclettica, definita già nel 2015 da Fabio Francione de Il Manifesto “una delle più promettenti flautiste italiane”, emerge sulla scena internazionale vincendo nel 2019 il Premio Stockhausen – riconoscimento mai conseguito prima da un flautista italiano – assegnatole dalla Fondazione Stockhausen per l’interpretazione di KATHINKAs GESANG dal SAMSTAG aus LICHT, nella rara versione con elettronica, prima flautista italiana ad eseguire questo arduo capolavoro integralmente, a memoria e in forma scenica, con notevole riscontro di pubblico e critica specializzata.
Ha all’attivo in Italia e Europa dal 2014 un’intensa attività concertistica da solista: Teatro Lirico di Milano 2022; solista per MA/IN Matera Intermedia Festival 2020 e 2021; guest performer per STEM and the City 2021 a cura del Comune di Milano in diretta RAI; solista per l’Estate Sforzesca 2021; Festival Novecento 2021 con A. Corti; solista con il Trio Broz; solista per il Festival Milano Musica 2019 in PARADIES di Stockhausen e Tracce di L. Francesconi; solista in KATHINKAs GESANG di Stockhausen a Festival Aperto 2019 (Teatro Valli) e per la stagione del Centro d’Arte di Padova 2019; solista per Serate Musicali dal 2018; musicista e attrice protagonista al Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2016 (The Merry Wives of William); solista al LAC di Lugano con il suo progetto Blue Tube nel 2016; solista nel II° Concerto per flauto di A. Jolivet all’RSI di Lugano, 2015; selezionata dal GAI Giovani Artisti Italiani e dal MIBACT nell’ambito del bando MOVIN’UP, per una tournèe concertistica in Belgio nel 2016; invitata dagli Istituti Italiani di cultura di Stoccarda e Strasburgo e Melbourne dal 2015.
Collabora inoltre con AGON; Tempo Reale; A. Vidolin; MMT; Syntax Ensemble; mdi ensemble; Ensemble Horizonte (DE); Blumine Ensemble; SIMC Società Italiana di Musica Contemporanea; Jeunesse Musicale; Morphosis Ensemble (S); Der Blaue Ritter Ensemble (DE) e suona stabilmente con musicisti versatili quali il Trio Broz, R. Gottardi, S. Cignoli, il suo Quartetto Lunatico e il suo trio Merry Wives.
Flautista dalla preparazione multidisciplinare (si diploma al Conservatorio Verdi mentre consegue la laurea in Archeologia all’Università Cattolica di Milano entrambi cum laude), L. Faoro studia con D. Formisano, J. C. Gerard, M. Marasco e si specializza nel repertorio contemporaneo come solista (cum laude) e camerista presso il CSI di Lugano, con M. Caroli, A. Tamayo e O. Zoboli e successivamente con A. Morini.
Dal 2014 ha concepito e realizzato da performer diversi progetti volti a valorizzare il linguaggio musicale contemporaneo unito ad altre forme artistiche per i quali ha vinto altri premi e riconoscimenti: la home-video performance COMFORT ZONE, realizzata durante il COVID19 su commissione del Centro d’Arte di Padova, poi selezionata come installazione video tra i migliori lavori italiani prodotti in lockdown, per Festival Aperto 2020; il progetto sonoro installativo site specific “Profumi di suono al sapone”, vincitore della Menzione del Direttore Artistico alla Ia Edizione del Bando Internazionale “Festival del Tempo” 2020 di Sermoneta, su 54 candidature artistico/installative, da realizzarsi nel 2021; l’installazione site specific BlueTube, definita dalla studiosa V. Valentini “concerto intermediale” (Giornata Mondiale dell’Acqua 2016; Lugano, LAC 2016 e Serate Musicali 2018); la drammatizzazione sonora Arianna: il suon de’ bei lamenti (PACTA dei Teatri 2021; Festival Monteverdi 450° 2017 e 2019); la pièce di teatro musicale The Merry Wives of William come musicattrice (regia L. Pasetti; musiche R. Andreoni; prod. Piccolo Teatro di Milano 2016; Roma Sala Umberto 2018; Mese Shakespeariano di Bari 2016; II° Premio Bonacina 2016); il concerto teatrale Alice: 88 tasti nella storia (con Note di Quinta, PACTA 2014, musicattrice; Premio Fersen 2013).
Dal 2015 lavora inoltre su propri ambienti sonori per flauto ed elettronica (Festival Vapore d’Estate 2020 e Change of Season 2020, per il Centro d’Arte di Padova e il Festival Arcella in duo con W. Prati; Il flauto 2.0, 2019, seminario/concerto per Contemporary Music Hub con K. de Fleyt e C. Rees, Teatro Arsenale, Parade Electronique 2018, per MMT; Festival Subsculture 2018 Treviso; Suoni in cammino 2019).
Nell’autunno 2021 pubblica per Stradivarius il suo primo CD da solista per flauto ed elettronica Ceci n’est pas une flûte,in collaborazione con AGON, con Massimo Marchi alla regia del suono, disco che ha ottenuto diversi riconoscimenti dalla stampa specializzata, da Blow Up alla rivista anglo-olandese specializzata in tecniche estese Flute colours, a Radio 3 Suite, recensito con 5 stelle da Amadeus e vincitore di 5 stelle e disco del mese della rivista MUSICA. Ne dice E. Garzia di Percorsi Musicali: “Le interpretazioni della Faoro sono sempre efficacissime, perfetti veicoli di trasposizione del pensiero degli autori ma anche dimostrazioni di un tempismo incredibile. Laura fa apparire semplici cose maledettamente difficili per un flautista ed è in grado di esplorare qualunque situazione mantenendo un controllo naturale sullo strumento″.
Dal 2021 è direttrice artistica del festival Spirito del Tempo | Teatri del suono d’oggi, che debutterà a Milano con la sua prima edizione nel giugno 2022.